In questo articolo trovi una guida alla batteria del monopattino elettrico, dove spieghiamo come funziona la batteria, quali tipologie di batterie esistono e come sfruttare al massimo la loro potenza e durata.
Il monopattino elettrico è un mezzo che inquina molto di meno dell’automobile, e che consuma anche molto di meno. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale della mobilità elettrica, alla fine di questo articolo trovi anche alcune informazioni su come smaltire la batteria.
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Come funziona la batteria del monopattino elettrico
La batteria è un dispositivo che contiene energia chimica e la converte in energia elettrica. Ogni batteria ha un polo negativo (anodo) e un polo positivo (catodo). I poli non vengono mai a contatto, ma sono immersi in una soluzione elettrolitica, oppure di sali sfusi. Il contatto dei poli con la soluzione produce una reazione chimica. L’energia generata dalla reazione chimica può essere usata per alimentare i dispositivi di uso quotidiano.
Le tipologie di batteria
Il tipo di batteria più comunemente usato per i monopattini elettrici, ma anche per gli smartphone, i computer e tutti i dispositivi portatili è la batteria agli ioni di litio.
Le batterie al litio sono molto leggere e compatte, hanno tempi di ricarica brevi e una lunga durata. L’anodo della batteria è in carbonio e il catodo è composto da ossido di litio. La reazione chimica tra i poli è generata da un sale di litio. Quando l’anodo viene a contatto con questo elettrolita rilascia un flusso di ioni di litio, e sprigiona energia.
Un secondo tipo di batteria, che talvolta è usato su monopattini come il Razor Power Core E90, è la batteria al piombo. Questo tipo di batteria ha il polo negativo realizzato in piombo e il polo positivo in diossido di piombo. La reazione chimica è prodotta da una soluzione liquida che contiene acido solforico.
Alcune batterie al litio, come le batterie LiFePO4, hanno il catodo realizzato in litio-ferro-fosfato anziché in ossido di litio. Questa tipologia di batteria ha un ciclo di vita superiore sia alle batterie agli ioni di litio che alle batterie al piombo.
Le batterie del monopattino si differenziano per i materiali impiegati e anche per la potenza che riescono a generare. La potenza di una batteria è il frutto della tensione elettrica e dell’intensità della carica elettrica. La tensione elettrica è espressa in Volt (V), mentre l’intensità della carica elettrica è espressa in Ampere-ora (Ah).
I monopattini elettrici di primo prezzo e quelli più utili per i pendolari urbani di solito hanno una batteria da 12 Volt, che però non raggiunge le 10 Ah. Un esempio è il Ninebot E25E che ha una batteria da 5,96 Ah. Anche con questa intensità elettrica però la batteria consente un’autonomia nominale di 25 km. I mezzi di fascia superiore, come il Kugoo M4 Pro, invece possono avere una batteria anche da 16 Ah e dalla tensione di 36 Volt.
LEGGI ANCHE: La normativa sul monopattino elettrico.
Quanto dura la batteria del monopattino elettrico?
La durata della batteria dichiarata dalle case produttrici dei monopattini elettrici è sempre una durata nominale. Alcuni produttori, come Xiaomi, compiono questa stima effettuando un test di guida del mezzo su un percorso perfettamente piano, a velocità costante e con a bordo un utente che pesa 75 chili.
Le stime delle case produttrici sono molto affidabili, però non tutti i conducenti del monopattino hanno le stesse caratteristiche fisiche di chi compie il test. La guida su strada inoltre avviene a velocità variabile, e spesso lungo il percorso si incontrano salite, tombini, buche e altre irregolarità.
Le condizioni della strada, il peso dell’utente e la velocità di guida possono incidere in maniera significativa sulla durata effettiva della batteria.
Come aumentare la durata della batteria
Aumentare la durata effettiva della batteria e portarla più vicino alla durata nominale però è possibile. Basta intervenire sulle variabili che si possono controllare:
- la velocità di guida
- la frequenza di ricarica della batteria
- l’ambiente dove si custodisce il monopattino
Il ciclo di vita minimo di una batteria al litio è di 500 cariche complete. Quando questo ciclo di vita è terminato la batteria continuerà a funzionare, ma la sua potenza diminuirà e si scaricherà molto più velocemente.
Quando la batteria ha definitivamente perso potenza il monopattino fa molta più fatica in salita e riesce a percorrere una distanza minore. Ad esempio, se monopattino con una batteria nuova riusciva a percorrere 25 km, dopo 500 cicli di ricarica lo stesso monopattino avrà un’autonomia di appena qualche chilometro.
Se si usa il monopattino ogni giorno, il ciclo di vita della batteria di un mezzo di primo prezzo si conclude circa dopo un anno e mezzo. Talvolta però la batteria perde la sua funzionalità prima della fine del ciclo di vita, poiché non è usata correttamente. Per usare la batteria al meglio è sufficiente seguire alcuni accorgimenti:
- quando possibile, guidare a velocità costante
- non far mai scendere il livello di carica della batteria sotto al 22-25% ma ricaricarla prima
- evitare di custodire il monopattino e la batteria in ambienti molto caldi o molto umidi
Le batterie al litio temono l’umidità e le temperature molto alte. Per questo motivo il monopattino andrebbe custodito sempre in un ambiente fresco e asciutto.
Se non si usa il monopattino per un periodo lungo non è consigliabile lasciarlo con la batteria completamente carica. Durante l’ultima guida è molto meglio portare la batteria fino al 20% circa della sua potenza, e poi riporre il mezzo.
Anche le condizioni di ricarica possono incidere sulla durata della batteria. La batteria funziona meglio se è sempre ricaricata con accessori originali, e se durante la ricarica il monopattino è tenuto all’ombra.
Se la ricarica avviene al sole o in un luogo molto caldo le celle della batteria potrebbero deteriorarsi. Quando ciò accade l’equilibrio tra l’anodo, il catodo e la soluzione elettrolitica è compromesso: la batteria inizia a surriscaldarsi e vi è il pericolo di un cortocircuito o anche di un’esplosione.
Questi pericoli sono molto rari, poiché i monopattini delle marche migliori hanno un sistema di protezione dai cortocircuiti che spegne la batteria prima che divenga troppo calda. La sicurezza però è sempre importante.
Come sostituire la batteria del monopattino
La sicurezza è importante anche quando si sostituisce la batteria del monopattino. La regola principale è scegliere sempre batterie di ricambio originali, poiché i prodotti originali rispettano standard di qualità molto severi.
Cambiare la batteria è molto facile. L’operazione va eseguita sempre a monopattino spento. Il vano batteria di solito è posto nel pianale, tranne per alcuni monopattini Ninebot dove la batteria è alloggiata nello stelo del manubrio.
Il vano batteria va aperto usando gli attrezzi appositi. Quando il vano è aperto ed eventuali supporti sono stati smontati consigliamo di osservare bene la disposizione dei collegamenti, ed eventualmente di annotarla. Fatto ciò basta staccare i collegamenti della batteria vecchia e inserire al suo posto la nuova batteria.
Dopo aver collegato tutti i cavi e richiuso il vano è possibile accendere il monopattino. Se la batteria è stata installata in modo scorretto non succederà nulla di pericoloso. Il mezzo resterà semplicemente spento. Se invece l’installazione è corretta fin da subito si udirà il tipico ronzio del motore.
Il consumo della batteria
La batteria del monopattino ha un consumo di elettricità minimo. I prezzi dell’energia elettrica variano in base alle tariffe praticate dal fornitore. Il prezzo medio di una ricarica completa però può essere stimato tra i 6-8 centesimi di Euro.
Anche ricaricando il monopattino tutti i giorni, il costo della ricarica oscillerà tra 1,86 e 2,48€ al mese. Questo costo è sensibilmente inferiore al costo di un abbonamento dell’autobus o della metropolitana, ed irrisorio rispetto al prezzo della benzina o del diesel.
Come smaltire la batteria del monopattino
Come abbiamo spiegato nel nostro articolo su quanto inquina il monopattino elettrico, la batteria al litio ha un impatto sull’ambiente. Tu però puoi ridurre l’impatto ambientale smaltendo la batteria in modo corretto.
La batteria del monopattino è classificata tra gli Apparecchi Elettrici ed Elettronici (AEE) e quando non funziona più appartiene alla categoria dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). I RAEE vanno smaltiti in modo diverso dagli altri rifiuti:
- possono essere conferiti presso l’isola ecologica del tuo Comune, oppure nei centri di raccolta per il conferimento dei rifiuti ingombranti o speciali
- possono essere restituite ai negozi di elettronica ed articoli elettrici o alle aziende che offrono il servizio di ritiro delle batterie esauste.
Questi accorgimenti permettono di recuperare un’altissima percentuale delle materie plastiche, dei metalli e delle soluzioni elettrolitiche usate per la batteria, evitando che siano dispersi nell’ambiente. Nel 2018, ad esempio, la percentuale di riciclo delle batterie al litio ha raggiunto il 50% di tutte le batterie esauste. Il riciclo delle batterie quindi funziona, ma fare meglio è ancora possibile.